Secondo l'agenzia di stampa ABNA, citando Al-Mayadeen, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato ieri a Gerusalemme occupata il Primo Ministro greco e il Presidente cipriota. La dichiarazione rilasciata dopo l'incontro ha sottolineato l'accordo per rafforzare la cooperazione tecnica e di sicurezza.
Durante l'incontro, Netanyahu ha affermato che, attraverso la cooperazione con queste parti e l'uso della forza, avrebbero raggiunto la pace e la stabilità. Ha aggiunto: "Dico a coloro che hanno l'illusione di ricreare i loro imperi che questo non accadrà mai". I media ebraici hanno riferito che Netanyahu si riferiva alla Turchia.
Senza menzionare il bellicismo di Tel Aviv nella regione, Netanyahu ha sostenuto che il regime israeliano non cerca il conflitto con nessuna parte, ma al contrario desidera pace e stabilità. Ha rivendicato la protezione delle rotte marittime e la cooperazione con Grecia e Cipro su altre questioni comuni, auspicando che questa "coalizione" non venga messa alla prova.
I media ebraici hanno riferito che questo incontro funge da messaggio alle parti regionali, in particolare alla Turchia. Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha inoltre riportato che Tel Aviv, Grecia e Cipro stanno pianificando la formazione di una forza di reazione rapida come forza militare congiunta nel Mediterraneo orientale, con la partecipazione di forze terrestri, aeree e navali. Il piano prevede 2.500 soldati che saranno schierati nelle isole greche, a Cipro e nei territori occupati, con l'obiettivo di contrastare la Turchia.
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