Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ABNA, citando l'agenzia palestinese Shehab, Munir al-Bursh ha dichiarato: "Fin dalle prime ore dell'aggressione, il regime sionista ha scatenato una guerra mirata contro il bambino palestinese, colpendone la vita, la salute e lo sviluppo naturale; un'azione valutata come parte di un piano organizzato per cancellare le generazioni e minacciare il futuro demografico del popolo palestinese".
Ha aggiunto: "Secondo le statistiche del Ministero della Salute di Gaza, dall'inizio della guerra ad oggi, il regime occupante ha ucciso direttamente più di 20.000 bambini, mentre altri 44.000 hanno subito gravi ferite".
Al-Bursh ha sottolineato: "Israele ha messo in atto un attacco su vasta scala che di fatto supera il quadro delle operazioni militari e somiglia a una politica di genocidio sistematico dei bambini palestinesi".
Il funzionario sanitario di Gaza ha precisato: "Gli occupanti non si sono limitati a uccidere i bambini attraverso i bombardamenti, ma fin dai primi giorni hanno impedito l'ingresso di integratori alimentari specifici per bambini e donne incinte, inclusi latte, clovid, acido folico, ferro e altri elementi essenziali per la crescita sana del feto e del bambino".
Egli ha evidenziato: "Questo divieto è intenzionale e mirato, progettato con l'obiettivo di creare una generazione affetta da malformazioni dello sviluppo, disabilità mentali, ritardi nella crescita e gravi problemi di salute, le cui conseguenze potrebbero manifestarsi pienamente solo tra anni".
Il Direttore Generale del Ministero della Salute di Gaza ha continuato: "Sono state registrate prove oggettive pericolose; dall'inizio della guerra ad oggi, sono nati 156 feti con malformazioni congenite, la maggior parte dei quali è deceduta dopo la nascita a causa della gravità delle anomalie, tra cui neonati nati senza naso o con arti incompleti".
Infine, Al-Bursh ha osservato: "Questi indicatori mostrano senza dubbio che il regime occupante israeliano sta prendendo di mira i grembi materni così come attacca i bambini in vita".
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