La vita del Profeta dell’Islam (SAW) è colma di insegnamenti morali, umani e spirituali che hanno lasciato un’impronta profonda e duratura nella storia dell’Islam e dell’umanità. Persino orientalisti occidentali e non musulmani hanno elogiato la sua figura. Numerosi scritti e libri sono rimasti a testimonianza delle parole di questi studiosi sulla personalità del Profeta (SAW). In questo articolo di Pars Today ne vengono ricordati alcuni.
Michael Hart
«Le 100 personalità più influenti della storia», libro scritto dall’autore statunitense «Michael Hart» e pubblicato nel 1978, colloca al primo posto della lista delle figure storiche proprio il Profeta dell’Islam (SAW). Hart scrive a proposito di questa scelta: È stato l’unico uomo nella storia che è riuscito straordinariamente sia sul piano spirituale che su quello materiale. Muhammad (SAW) fondò e diffuse una delle più grandi religioni della storia e divenne anche un leader politico di grande influenza. Ancora oggi, tredici secoli dopo la sua morte, la sua influenza rimane forte e vasta, tanto da renderlo la personalità più determinante della storia dell’umanità.
William Montgomery Watt
William Montgomery Watt (1909-2006), professore di arabo e studi islamici all’Università di Edimburgo in Scozia e tra i più eminenti interpreti non musulmani in Occidente, nel 1953 scrisse due biografie sul Profeta Muhammad (SAW): «Muhammad a Mecca» e «Muhammad a Medina». Watt nel primo volume scrive: «La disponibilità di quest’uomo a sopportare persecuzioni per le sue convinzioni, unita all’elevata statura morale di coloro che credettero in lui, lo seguirono e lo riconobbero come guida, insieme alla grandezza dei risultati da lui conseguiti, testimoniano la sua giustizia e la sua profonda sincerità interiore.»
Barthelemy Saint Hilaire
L’orientalista tedesco «Barthelemy Saint Hilaire» (1793-1884), nel suo libro «Gli orientali e le loro credenze», scrisse: Muhammad (SAW) invitava tutti a credere nel Dio Unico e in questo appello trattava persino i suoi nemici con gentilezza e compassione. Due qualità tra le più preziose della natura umana si riscontravano nella sua persona: la giustizia e la misericordia.
Edward Montet
Il filosofo e orientalista francese «Edward Montet» (1817-1894), nel suo libro «Al Arab» (Gli Arabi), afferma: «Muhammad (SAW) era noto per la sua purezza d’intenti, la mitezza, l’equità nei giudizi, la chiarezza nel trasmettere i suoi pensieri e la capacità di realizzarli. In una parola, egli fu l’uomo più puro, più religioso e più compassionevole del suo tempo, e il più capace di mantenere il controllo degli affari, guidando il popolo verso una vita che non avrebbero mai potuto immaginare. Fondò uno Stato avanzato e una religione che ancora oggi perdurano.»
Jean Jacques Rousseau
«Jean Jacques Rousseau» (1712-1778), scrittore svizzero, teorico politico e tra i massimi rappresentanti dell’Illuminismo, disse del Profeta (SAW): «Fino ad oggi il mondo non ha visto un uomo capace di portare menti e cuori dall’adorazione degli idoli al culto dell’unico Dio, se non «Muhammad» (SAW). Se egli non avesse iniziato la sua missione con sincerità e onestà, nemmeno i suoi più vicini lo avrebbero creduto, soprattutto quando divenne Messaggero di Dio per un popolo il cui cuore e la cui mente erano induriti. Ma Dio, che lo scelse come portatore del Suo Messaggio, lo preparò fin dall’infanzia».
Alphonse de Lamartine
Il pensatore francese «Alphonse de Lamartine» (1790-1869) affermò: Il più grande avvenimento della mia vita fu lo studio approfondito della vita del Profeta dell’Islam (SAW), attraverso cui compresi la sua grandezza e immortalità. Gli uomini famosi crearono eserciti, fecero leggi, fondarono imperi, Muhammad (SAW) non comandava eserciti, non promulgava leggi, non governava imperi, ma guidava milioni di persone, che rappresentavano un terzo del mondo di allora, e allo stesso tempo spazzava via false credenze e superstizioni.
Bernard Shaw
«Bernard Shaw» (1856-1950), scrittore inglese, dichiarò: Ho letto e riletto con attenzione la vita del Profeta dell’Islam (SAW) e non vi ho trovato altro che la perfezione della creazione. Ho spesso desiderato che questa religione diventasse la via dell’intera umanità.
Ramakrishna
La guida religiosa induista «Ramakrishna» (1886), nel suo libro Muhammad, il Profeta, scrisse: È impossibile comprendere a fondo tutte le dimensioni della personalità di Muhammad (SAW), ciò che posso offrire è solo uno sguardo sull’insieme della sua vita, composta da immagini straordinarie. Muhammad Profeta, Muhammad guerriero, Muhammad commerciante, Muhammad politico, Muhammad oratore, Muhammad riformatore, Muhammad rifugio degli orfani Muhammad protettore degli schiavi, Muhammad liberatore delle schiave e Muhammad giusto. Tutti questi ruoli meravigliosi lo hanno reso un vero eroe.
Lev Tolstoj
Il celebre scrittore russo «Lev Tolstoj» (1828-1910) disse: Il merito di Muhammad (SAW) sta nell’aver liberato un popolo oppresso dalle catene delle usanze, delle tradizioni e dell’ignoranza e nell’aver aperto loro la via dello sviluppo e del progresso. La sua Shari’a (legge religiosa), per la sua coerenza con la ragione e la saggezza, dominerà il mondo intero.
William Muir
«William Muir» (1819-1905), nel suo libro La vita di Muhammad, scrisse: «Muhammad (SAW), Profeta dei musulmani, fin dall’infanzia era noto per la sua nobile etica e le sue buone maniere, tanto da essere chiamato l’Affidabile. La sua personalità è tale che nessun descrittore può pienamente renderne conto, e chiunque, per ignoranza o scarsa conoscenza, tenti di comprenderlo non riuscirà mai del tutto. Tuttavia, chi riflette sulla sua grande vita, che lo colloca al vertice dei profeti e dei pensatori del mondo, potrà intuire almeno in parte la sua personalità.»
Bertrand Russell
Il grande filosofo britannico «Bertrand Russell» (1872-1970), premio Nobel per la pace nel 1950, affermò: «Ho letto sull’Islam e sul Profeta dell’Islam (SAW) e ho capito che questa religione è venuta per diventare la fede del mondo e dell’umanità. Gli insegnamenti che Muhammad (SAW) portò li stiamo ancora studiando e per essi riceviamo i più grandi riconoscimenti.»
Edward Browne
Lo studioso francese «Edward Browne» (1862-1926), nel suo libro «Storia delle civiltà nel mondo», scrisse: «Muhammad ibn Abdullah (SAW) annunciò agli arabi e a tutta l’umanità una nuova religione e invitò al culto del Dio Unico. La sua legge non separa la fede dalla pratica. Egli possiede un’Autorità Divina vincolante che regola non solo gli affari religiosi, ma anche quelli mondani. Egli rende obbligatoria la zakat per i musulmani, prescrive il jihad contro i politeisti e creò un sistema sociale superiore al tribalismo pre islamico, stabilendo così un’unità religiosa coesa per la penisola arabica, fino ad allora sconosciuta.»
Gustave Le Bon
L’orientalista francese «Gustave Le Bon» (1821-1921) scrisse: Se il valore degli uomini si misura dalla grandezza delle loro azioni, Muhammad (SAW) è uno dei più grandi che la storia conosca. Alcuni studiosi occidentali hanno saputo riconoscerne l’equità e la giustizia, nonostante il fanatismo religioso abbia accecato lo sguardo di molti storici che persino sono divenuti celebri grazie a lui.
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