All'incontro svoltosi ad Ain el-Tineh ha partecipato anche
l’ambasciatore dell’Iran in Libano, Mohammad Jalal Firouznia. Lo
riferisce l'IRIB citando Naharnet, sito informativo del Libano. Al
termine dell’incontro, incentrato sulla situazione del Libano e della
regione, il capo della diplomazia iraniana Abdollahian ha dichiarato:
“Con il presidente Berri siamo d’accordo che i problemi interni alla
regione devono essere risolti tra i funzionari della regione stessa”.
“La presenza di forze occidentali nella regione è il fattore essenziale
della sua destabilizzazione”, ha proseguito. Infine, Abdollahian ha
dichiarato che “la Repubblica islamica d’Iran sarà sempre al fianco del
fratello Libano, per aiutarlo a superare le difficoltà che incontra”.
Berri dal canto suo ha invitato "i blocchi parlamentari a un dialogo non superiore ai sette giorni, al termine dei quali si terranno sessioni aperte per raggiungere per l’elezione del nuovo presidente del Libano”. È l'appello lanciato da Berri in occasione del 45esimo anniversario della scomparsa dell'imam sciita e fondatore del movimento Amal, Moussa al Sadr in Libia. La carica di presidente della Repubblica del Libano è vacante da dieci mesi e il parlamento libanese si è già riunito dodici volte per eleggere un nuovo capo di Stato, ma senza risultato a causa della mancanza di consenso tra i diversi blocchi parlamentari in un contesto molto polarizzato. Nessuno dei due blocchi principali presenti in Parlamento dispone infatti della maggioranza necessaria per eleggere un presidente.