il 7 ottobre, all’indomani dell’operazione di Hamas della ‘Tempesta Al Aqsa’.Sempre secondo la stima dell’Onu, circa il 18% di tutte le infrastrutture prebelliche nell’enclave palestinese sotto assedio, sono stati danneggiati o distrutti mentre le zone più colpite si trovano nella parte settentrionale della Striscia, che rappresentano 29,732 edifici su 37,379 danneggiati o distrutti, ovvero circa l'80% del totale.
La valutazione è stata effettuata dal Centro satellitare delle Nazioni Unite, dove gli analisti esaminano immagini satellitari ad altissima risoluzione per identificare gli edifici danneggiati e pubblicare mappe che possano guidare i piani di soccorso e ricostruzione durante i disastri naturali e i conflitti.
Le forze sionisti hanno danneggiato o distrutto anche almeno sei cimiteri sempre nel nord di Gaza. È quanto emerge da immagini satellitari e video del New York Times.
A Shajaiye, vicino Gaza City, le forze israeliane hanno raso al suolo parte del cimitero tunisino per allestire una loro posizione militare temporanea. Fra gli altri cimiteri danneggiati ci sarebbero quello di Al-Faluja e di Beit Hanoun.
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