Secondo l'agenzia di stampa Abna, il sito sionista i24NEWS ha riferito che l'amministrazione statunitense considera Abu Mohammad al-Joulani, l'autoproclamato presidente della Siria, un suo alleato e sta cercando di impedire l'indebolimento della sua sovranità in Siria.
Il rapporto prosegue affermando che Tom Barrack, inviato di Trump, è atteso oggi nei territori occupati per discutere con Netanyahu e altri funzionari sionisti diverse questioni, in particolare la Siria e le linee rosse di Washington in merito.
Il rapporto sottolinea che l'amministrazione statunitense teme che gli attacchi del regime sionista contro la Siria possano portare al crollo del regime di Al-Joulani e sta cercando di far firmare un accordo di sicurezza tra Damasco e Tel Aviv.
In precedenza, anche Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti, aveva affermato che l'instaurazione di colloqui reali con la Siria da parte del regime sionista era importante.
È da notare che, dal rovesciamento del regime di Bashar al-Assad in Siria, né i conflitti interni e le tensioni armate nel paese sono cessati, né gli attacchi del regime sionista contro diverse aree della Siria sono terminati. Trump vede Al-Joulani come la migliore opzione per raggiungere gli obiettivi americani in Siria, in particolare il saccheggio delle risorse di gas e petrolio del paese.
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